CRONACA

Covid, diminuiscono gli immigrati in Italia: calo maggiore in 20 anni

Nel 2020, per la prima volta da vent’anni a questa parte, a causa del Covid l’Italia registra il calo più consistente della popolazione straniera. È quanto emerge dalle anticipazioni del 31esimo dossier statistico sull’immigrazione del Centro studi e ricerche Idos, che sarà presentato il 28 ottobre a Roma.

Covid, l’incidenza sugli stranieri

Dal documento emerge infatti che in un solo anno il nostro Paese ha perso quasi 200mila abitanti in totale. Si registra poi un calo dello 0,5% anche dei residenti stranieri, pari a 26.422 unità. Gli immigrati in Italia si attestano ora a 5.013.215.

A causa delle chiusure conseguenti alle misure di contenimento per la pandemia, ad esempio, le iscrizioni dall’estero (177.304) di residenti stranieri sono calate del 33% rispetto al 2019. Calo di poco superiore alla media (-30,6%) degli ultimi cinque anni.

Quasi dimezzati poi gli stranieri cancellati per l’estero (29.682), pari al 48,4% in meno dell’anno precedente. La differenza fra gli stranieri iscritti dall’estero e quelli cancellati per l’estero è invece positiva (+147.622), ma più bassa di circa 58mila unità rispetto al 2019.

Aumentano i nuovi nati: il trend

In controtendenza rispetto al trend nazionale, invece, quello relativo al saldo fra nati e morti. Mentre il Covid ha portato a una perdita di 392.108 persone, infatti, la componente straniera della popolazione è aumentata di 50.066 unità grazie alle nascite.

Gli immigrati presenti in Italia, per via della giovane età, hanno infatti patito meno le conseguenze letali della pandemia. Ciononostante, anche per loro è cresciuta la mortalità (del 25%) con 1.892 decessi in più del 2019. L’incremento maggiore è nel Nord-Ovest (+36%), l’area più colpita dal Covid.

Sebbene il saldo migratorio estero-naturale nel 2020 sia di segno positivo, comunque, i residenti stranieri calano a causa delle cancellazioni d’ufficio per “altri motivi”. Che vanno ad esempio dall’irreperibilità alla scadenza del permesso di soggiorno. In totale sono 118.949; mentre in 133mila hanno acquisito la cittadinanza italiana.

I dati sull’occupazione in Italia

Come rivela Idos, si tratta dunque della diminuzione più alta degli ultimi vent’anni. Anche nel 2015 e nel 2016 si erano registrati dei cali, ma con numeri decisamente più contenuti: -4.203 e -12.409. Un calo che – secondo i ricercatori – è riconducibile alla pandemia.

In calo, infine, anche i dati sull’occupazione degli stranieri in Italia, in continuo aumento dal 2004. Questo parametro nel 2020 si è infatti ridotto del 6,4%, mentre la disoccupazione del 12,4%. Cresce poi l’inattività (+16,2%) e gli occupati non italiani scendono a quota 2.346.000, con una perdita di 159mila unità rispetto all’anno prima.

Alessandro Boldrini

Classe 1998, laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione alla Statale di Milano, sono giornalista pubblicista dal 2019. Mi occupo di cronaca nera, giudiziaria e inchieste sulla criminalità organizzata. Ho mosso i primi passi nella cronaca locale, fino a collaborare con il quotidiano statunitense The Wall Street Journal. Sono un attivista antimafia e partecipo come relatore ad assemblee pubbliche sul tema al fianco di magistrati ed esperti del settore. Amo il calcio, la musica, il cinema e la fotografia.

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