CRONACA

Caso Cospito, Nordio: “Deve restare al 41bis”

Si continua a discutere del caso Cospito. Dopo l’occupazione di Palazzo Giusso da parte di un gruppo di studenti dell’Università degli studi ‘L’Orientale di Napoli’, presa nel pomeriggio di 8 febbraio, per “prendere posizione contro il 41 bis in solidarietà con la lotta politica di Alfredo Cospito”, è arrivata la decisione di Carlo Nordio, ministro della Giustizia, sulla revoca del regime di 41bis. Con un provvedimento articolato, Nordio ha respinto la richiesta: la decisione, arrivata nel tardo pomeriggio di giovedì 9 febbraio, è stata comunicata dal ministero. Una scelta presa tenendo conto anche di tutti i pareri espressi dalle Autorità giudiziarie – Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, Dda e procura generale di Torino. Secondo quanto diffuso, la richiesta di revoca del regime di carcere duro è stata ritenuta, in modo unanime, inconsistente, in quanto non sussistevano ragioni fondate alla base. 

Anarchici | Photo by Pittigrilli licensed under CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/deed.en)

Le manifestazioni in corso

Oltre alla conferenza stampa organizzata da il “Collettivo Autorganizzato Universitario” giovedì 9 febbraio, col fine di ribadire i motivi alla base dell’occupazione di Palazzo Giusso, sono attese manifestazioni anche in altre città d’Italia. “Lo sciopero della fame di Cospito fa riflettere sull’urgenza di affrontare il tema del 41 bis e del sistema repressivo di cui fanno parte le carceri italiane. L’iniziativa di occupare l’ateneo è stata una decisione quasi spontanea presa ieri durante un’assemblea organizzata con la partecipazione di alcune realtà, tra cui l’associazione Antigone e la campagna “Morire di pena” contro il 41 bis, oltre a tantissimi studenti e studentesse che alla fine di questo momento di confronto e di dibattito hanno deciso di dichiarare l’assemblea permanente e di occupare l’università per dare un segnale forte. “Non solo in solidarietà con Cospito, ma anche di denuncia delle condizioni disumane dei detenuti al 41 bis“, aveva riferito Marta Di Giacomo, portavoce del Collettivo, intervistata dalla stampa. Diversamente a Milano, tra mercoledì 8 e giovedì 9, alcune scritte di solidarietà sono comparse nei muri e cler di via Gola, all’altezza dei Navigli, dove si ritiene si trovi una delle sedi del movimento. Il prossimo appuntamento in programma è previsto per sabato 11 febbraio, sempre a Milano: il corteo si riunirà in piazza XXIV Maggio, la partenza è prevista per le ore 16. Altre manifestazioni sono previste a Torino nella stessa giornata. 

Manifestazioni | Pixabay @Antonio_Cansino

Il caso Cospito

In sciopero della fame da più di 100 giorni, l’anarchico Alfredo Cospito dovrà ora restare al 41bis. Il regime è stato disposto lo scorso 4 maggio da Marta Cartabia, ai tempi ministro della Giustizia. Tra le motivazioni alla base dell’ultimo rigetto, ci sarebbe il pericolo che Cospito possa comunicare con l’esterno. Per via della gambizzazione di un manager dell’Ansaldo Nucleare, e due attentati dinamitardi contro la scuola allievi carabinieri di Fossano – ordigni poi esplosi nella notte senza provocare né morti né feriti – Cospito deve scontare in tutto 20 anni di reclusione. Il detenuto è stato recentemente trasferito dal carcere di Sassari (Sardegna), a quello di Opera (Milano), per via delle sue condizioni di salute. 

Lavinia Nocelli

Lavinia Nocelli è una fotogiornalista di Senigallia. Si occupa di salute mentale, migrazioni e conflitti sociali: ha realizzato reportage nei campi profughi di Calais e Dunkerque, in Romania, Ucraina e Albania, a bordo della Sea Watch e in Irlanda del Nord. Collabora con The Independent, Il Manifesto, Lifegate, TPI, InsideOver, Skytg24, e Good Morning Italia, tra gli altri

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