(Roma). “Come comunità islamica italiana continuiamo a rispettare tutti le disposizioni ministeriali, anche nella fase 2. Quello che chiediamo è di avere un’idea, delle certezze sull’apertura dei luoghi di culto. Non vogliamo essere l’ultima ruota del carro, non vogliamo rimanere nel limbo: vogliamo sapere quando e come”, così Yassine Lafram, presidente dell’UCOII, l’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche. “Ci sentiamo ignorati dalla comunicazione che arriva dalle nostre autorità rispetto a questo”, continua. “Diversi nostri centri islamici hanno provveduto alla sanificazione, all’acquisto di mascherine e guanti in vista di una riapertura graduale e programmata che speriamo avvenga il prima possibile”, conclude.
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