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Diciannove libri sottratti alla Comunità Ebraica di Roma durante il periodo delle persecuzioni naziste sono tornati a casa. Sono una piccolissima parte di quei settemila volumi che furono accuratamente scelti e razziati dai nazisti il 13 ottobre 1943.
Oggi con la firma del protocollo di intesa con il Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri “si definisce un percorso investigativo ma anche morale verso chi non c’è più“. Così commenta l’iniziativa la presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello.
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“La sigla di questo protocollo ha un valore etico, morale e sociale. E tutto si colloca nell’ambito delle restituzioni dei beni alle famiglie ebraiche sottratti prima e durante la deportazione“, spiega Ruth Dureghello. Il pensiero va alle tante famiglie colpite dai nazisti negli anni più bui del Novecento. “Oggi riceviamo in dono questi libri, che sono oggetto di una restituzione importante e persegue e prosegue il lavoro di restituire dignità a quelle famiglie che non ci sono più“.
“Il protocollo prevede una collaborazione strutturata tra la comunità ebraica di Roma e il Comando generale della Tutela del patrimonio dell’Arma dei Carabinieri. A questo punto la comunità ebraica, proprio in virtù della sua conoscenza, competenza, preparazione e storia, diventa il partner di riferimento per l’analisi e la valutazione e ricerca ulteriore del patrimonio sottratto“, aggiunge Ruth Dureghello.
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A margine della firma del Protocollo di intesa con l’Arma dei Carabinieri, arriva anche il commento del Generale di Brigata Roberto Riccardi.
“Oggi – spiega – abbiamo firmato un protocollo molto importante per le ricerca e la restituzione di settemila volumi. Furono tutti presi dalla biblioteca della comunità ebraica di Roma tra il settembre e dicembre 1943. Noi li abbiamo già archiviati nella banca dati dei Carabinieri Tutela Patrimonio culturale. Ora le ricerche verranno condotte insieme tra Carabinieri e Comunità ebraica di Roma. Noi oggi restituiamo anche 19 volumi recuperati da Rodolfo Siviero. Era un agente segreto italiano attivo nella seconda Guerra Mondiale per il recupero delle opere d’arte“.
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