CRONACA

Codogno, riapre il Pronto Soccorso: subito sospetto caso di Coronavirus

Riapre il Pronto Soccorso di Codogno, e subito si registra un caso di potenziale contagio da Coronavirus. Uno dei primi sette cittadini del Comune lodigiano a presentarsi nella struttura, infatti, evidenziava sintomi che potrebbero essere riconducibili al COVID-19.

Il Pronto Soccorso di Codogno era stato chiuso il 21 febbraio, in seguito all’accertamento del primo caso italiano di positività al Coronavirus. Si trattava di Mattia, poi passato alle cronache come “paziente uno”. Già alla riapertura, avvenuta alla presenza delle autorità, si è quindi presentato un nuovo caso. Gestito, com’era scontato che fosse, in maniera ben diversa rispetto a quanto avvenne ormai tre mesi e mezzo fa.

Il nuovo sospetto caso di Coronavirus

Il paziente sospetto COVID-19, infatti, è stato instradato su un percorso dedicato e prontamente isolato da tutti gli altri malati. Gli altri cittadini presentatisi al Pronto Soccorso di Codogno dalla riapertura del 4 giugno mattina, invece, hanno tutti avuto bisogno di cure di altro tipo. Nessuno di loro era riconducibile all’emergenza Coronavirus.

Si attende ora l’esito del tampone del paziente sospetto COVID-19, mentre la struttura ha proseguito la propria ordinaria giornata di lavoro. Intorno alle 14:30 è stata quindi accolta al Pronto Soccorso di Codogno un’anziana donna, classe 1930, positiva conclamata al Coronavirus. A sua volta è stata posta in isolamento, mentre gli accessi al Pronto Soccorso avevano raggiunto il numero di circa una ventina di persone.

La visita di Mattarella a Codogno

Non più indietro del 2 giugno a Codogno si era presentato Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica, salutato dagli applausi della cittadinanza, aveva deposto una corona di fiori al cimitero. Ad accoglierlo, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti e il sindaco di Codogno Francesco Passerini. La corona di fiori, verdi, bianchi e rossi, era stata posata accanto alla targa in marmo bianco con il simbolo della presidenza della Repubblica, la scritta ‘Il Presidente della Repubblica a ricordo dei caduti del COVID-19’ e la data del 2 giugno.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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