CRONACA

Calenzano (FI), esplosione in un deposito Eni: morte cinque persone

Sono almeno 26 i feriti ricoverati in seguito all’incidente (le cui cause restano da accertare). I corpi di tutti i dispersi sono stati trovati

La colonna di fumo dopo l’esplosione avvenuta in un deposito dell’Eni a Calenzano | ANSA/ CLAUDIO GIOVANNINI – Newsby.it

Attorno alle 10:20 di oggi, lunedì 9 dicembre, è avvenuta una violentissima esplosione a Calenzano (FI). Le prime ricostruzioni indicano che la detonazione è avvenuta in un deposito dell’Eni ed è stata così forte da far tremare il pavimento del capannone e distruggere i vetri delle strutture vicine. Inoltre, il boato prodotto è stato avvertito in ogni parte di Firenze (e anche in alcuni comuni più distanti) e poco dopo il capoluogo è stato avvolto da una nube di fumo nero. Sono almeno 26 i feriti ricoverati a seguito dell’esplosione e cinque persone sono morte (tre dei corpi sono stati trovati solo dopo svariate ore di ricerche).

Sui social, Eugenio Giani, il presidente della Regione Toscana, ha scritto che sul posto sono arrivati il sistema regionale di emergenza sanitaria, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. Attorno alle 12:10, Giani ha comunicato su Telegram che l’incendio è stato spento e che i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA) stanno operando per valutare eventuali effetti provocati da sostanze inquinanti.

Cos’è successo?

Le dinamiche dell’esplosione non sono ancora state chiarite, ma pare che sia avvenuta in un’area definita “punto di carico”, nella quale le autobotti effettuano il riferimento di carburante. Le fiamme avrebbero avvolto alcuni dei mezzi presenti (che stavano facendo rifornimento), oltre alla pensilina della struttura. Le persone che hanno perso la vita si trovavano in quel punto del deposito. Si ipotizza che la detonazione potrebbe essere stata causata da una perdita di liquido durante la ricarica delle autocisterne. Tuttavia, per ora non ci sono conferme ufficiali a riguardo. Tramite un comunicato sul proprio sito, Eni ha dichiarato che l’esplosione non ha coinvolto i serbatoi di carburante.

La procura di Prato ha fatto sapere che aprirà un’inchiesta per verificare eventuali responsabilità penali dell’esplosione. Nel frattempo, l’area è stata sequestrata. Monia Monni, l’assessora regionale alla Protezione Civile, ha spiegato che l’incidente ha causato il crollo della palazzina adibita a stazione di rifornimento ed è proprio lì che i vigili del fuoco stanno portando avanti le ricerche dei tre dispersi.

Le conseguenze della detonazione

In seguito all’esplosione, i soccorritori hanno fatto evacuare decine di edifici presenti nella zona circostante al deposito dell’Eni, compreso un campus universitario. Inoltre, la circolazione dei treni tra Firenze e Prato è stata sospesa, per poi riprendere attorno alle 14:50. Lo stesso vale per l’uscita dell’Autostrada A1 per Calenzano, che è stata riaperta dopo essere rimasta chiusa per alcune ore. Il comune di Sesto Fiorentino, non distante da Calenzano, ha invitato i residenti a limitare gli spostamenti e a tenere chiuse le finestre di casa.

Esplosione a Calenzano, le comunicazioni sui social

“In seguito all’esplosione che si è verificata nella zona delle pensiline dell’area Eni a Calenzano (Firenze) tutto il sistema regionale di emergenza sanitaria è impegnato senza sosta nelle operazioni di soccorso insieme ai vigili del fuoco e forze dell’ordine. Al momento la situazione dei feriti trasportati nei nostri ospedali è in continua evoluzione”, ha scritto sui social Giani dopo aver fatto sapere che tutti gli ospedali del territorio sono stati allertati. Sei persone sono ricoverate a Careggi, di cui quattro in osservazione breve intensiva. Sono molto gravi le condizioni di un paziente a Pisa, dove sono ricoverate altre due persone. Tre sono stabili in osservazione all’ospedale di Prato.

Sempre sui social, il Comune di Calenzano ha scritto che “si è verificato un’esplosione nell’area Eni nei pressi del campo sportivo (via del Pescinale). L’area dell’incidente è circoscritta. Al momento sono in corso le verifiche del caso. Invitiamo la popolazione a non avvicinarsi all’area interessata. Ai residenti in zona raccomandiamo di tenere chiuse porte e finestre e spegnere eventuali impianti di climatizzazione”.

Attorno alle 11:30 la Protezione Civile ha usato il sistema IT-alert per invitare le persone che vivono in un raggio di cinque chilometri dall’area dell’esplosione a non avvicinarsi allo stabilimento e a cercare un riparo al chiuso. Il comune di Calenzano ha proclamato il lutto cittadino e sospeso tutti gli eventi in programma tra lunedì e martedì.

Le testimonianze

Alcuni operai che lavorano nelle ditte accanto al deposito dell’Eni hanno rilasciato delle dichiarazioni all’Ansa. “Abbiamo udito un’esplosione enorme, tutti i vetri sono andati in frantumi e le scaffalature sono cadute per terra. Siamo usciti fuori terrorizzati per proteggerci e capire che cosa era successo.
Qualcuno ha pensato che avessero gettato una bomba, come in guerra”. Un corriere di una ditta di trasporti, invece, ha raccontato che il suo furgone “si è alzato di due metri da terra e a causa del boato ora sento poco”.

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Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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