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Calcio in carrozzina: “Furgone ritrovato, ladri hanno avuto cuore”

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Ieri mattina abbiamo scoperto che ci è stato rubato il furgone attrezzato per il trasporto di atleti con disabilità fisica. All’interno c’erano anche due carrozzine professionali adibite per il gioco. Il furgone è stato ritrovato in una stradina di campagna. L’attrezzatura era tutta presente, ma il mezzo ha riportato alcuni danni“. Lo ha detto Donato Grande, capitano della squadra di Powerchair football Asd Oltre Sport Trani, a proposito del furto e del ritrovamento del furgone della sua squadra di calcio in carrozzina.

Un furto tanto inutile quanto doloroso

Donato Grande è particolarmente amareggiato dal furto, tanto più che non poteva arrecare alcun tipo di beneficio per i malfattori. “Il nostro mezzo, dal punto di vista economico-commerciale, non ha un grosso valore. Anche perché rivenderlo sul mercato nero, un tipo di furgone di quel genere, non è semplice“, ha spiegato il capitano della squadra di calcio in carrozzina di Trani.

Inoltre – ha aggiunto Grande – l’attrezzatura sportiva, in particolare le carrozzine, non hanno un mercato. Sono invendibili, perché ogni carrozzina ha la postura personalizzata per il suo atleta. Quindi sono attrezzature che assolutamente non hanno mercato“.

Sanremo e la sensibilizzazione verso il calcio in carrozzina

Donato Grande si sofferma anche sul dolore provato dall’intera squadra di calcio in carrozzina per quanto avvenuto. “Anche per la campagna mediatica di personaggi come Checco Zalone, Lapo Elkann e Giusy Versace, per loro (i ladri, ndr) era diventato un problema“.

Segue un’ulteriore, amara considerazione: “Sono stato ospite a Sanremo, dove gli autori hanno deciso di sensibilizzare lo sport per tutti. E quindi ho fatto dei passaggi con Zlatan Ibrahimovic. Per me è stata una grande emozione, il coronamento di un sogno. Purtroppo però non sono arrivati messaggi da lui. La federazione ha cercato di contattarlo, ma non c’è stata risposta“. Quindi un messaggio, in un certo senso a nome dell’intero movimento del calcio in carrozzina: “La cattiveria umana non ha limiti. Ringrazio nonostante tutto quei ladri, perché hanno dimostrato di avere un cuore“.

Andrea Corti

Nato a Roma nel 1978, dopo essersi dedicato al giornalismo scritto e ad aver pubblicato alcune biografie di personaggi dello sport come Zeman e Zanardi, ormai da anni è ‘sul campo’ con la telecamera in una mano e il microfono nell'altra. Dalle partite di calcio alle consultazioni per la formazione del governo, sempre con passione ed entusiasmo.

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