CRONACA

Vittoria storica per Britney Spears: il padre sospeso dal ruolo di tutore

Un giudice di Los Angeles ha sospeso il padre di Britney Spears dalla tutela che ha controllato la sua vita per 13 anni, segnando una grande vittoria per la cantante, che da tempo si opponeva all’accordo che l’ha privata dell’indipendenza. A decidere la rimozione di Jamie Spears come tutore è stata la giudice della Superior Court di Los Angeles Brenda Penny.
Mathew Rosengart, l’avvocato di Britney Spears, aveva spinto per la rimozione di suo padre immediatamente prima che venisse intrapresa qualsiasi altra azione, dicendo che era necessario per il benessere della cantante. “La tutela può e deve essere liquidata e terminata prontamente – idealmente questo autunno … Britney Spears merita di avere suo padre fuori dalla sua vita come tutore, oggi“, ha detto Rosengart. Al posto di Jamie, il giudice Penny ha nominato il revisore dei conti John Zabel come tutore temporaneo dei beni di Britney.

Vittoria per Britney Spears dopo 13 anni di tutela

La decisione del giudice arriva tre mesi dopo che la pop star ha pubblicamente chiesto la rimozione di suo padre, sostenendo che era stato offensivo e affermando: “Amava il controllo per ferire sua figlia“.

Jamie Spears ha lottato a lungo contro i tentativi di rimuoverlo. Tuttavia recentemente aveva chiesto la rimozione della tutela, una mossa che l’avvocato di Britney Spears ha definito uno sforzo “per evitare responsabilità e giustizia“.
Durante l’estate, Britney Spears aveva lanciato un forte appello per porre fine all’accordo ordinato dal tribunale, descrivendo il modo in cui suo padre ha gestito la sua tutela come “maledetta crudeltà“.
Jamie Spears ha servito come custode del patrimonio di sua figlia sin dal suo inizio, per ben 13 anni. Era anche il tutore della sua persona, supervisionando i suoi problemi di salute e medici. La lunga battaglia tra Britney e il padre è stata anche al centro di un documentario Netflix “Britney vs Spears” in uscita questa settimana.
Voglio solo indietro la mia vita. Sono passati 13 anni ed è abbastanza“, aveva detto a giugno la cantante, che, solo ora, può tornare a essere libera.

 

 

Giulia Martensini

Classe '89, sono laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale e mi occupo da diversi anni di redazione di contenuti per l'online e articoli in ottica SEO. Nata a Brescia, ho vissuto a Parma e Milano con una parentesi di 10 mesi a Salamanca. Lettrice accanita ed ex attivista di Greenpeace Italia, scrivo soprattutto di attualità, sostenibilità e cultura.

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