Categories: CRONACA

Bergamo un anno dopo, parroco di Seriate: “Chiesa piena di bare”

[scJWP IdVideo=”zfcObNiK-Waf8YzTy”]

In quelle settimane morivano 100 persone al giorno solo a Bergamo. Furono momenti devastanti per tutta la nostra comunità. Quando vidi la chiesa piena di bare pensai di sognare. Mi sembrò tutto irreale“. Questo il ricordo di Don Mario, il parroco di Seriate.

L’incredulità di Bergamo nel marzo 2020

Il prelato in quel tragico marzo 2020 ospitò, nella chiesa di San Giuseppe, le tante salme dei defunti in arrivo da Bergamo morti per il Coronavirus. “Quei 100 morti al giorno danno l’idea di ciò che questa situazione ha rappresentato per noi. Ricordo fin troppo bene quei giorni, perché sono stati assolutamente devastanti“.

Don Mario rivela a distanza di un anno che non riusciva nemmeno a credere ai suoi occhi, quando vide ciò che stava avvenendo a Bergamo. “Pensai che fosse una cosa non vera. Mi sembrava di vivere in un sogno, perché una cosa del genere non era neanche immaginabile. O quantomeno non lo era prima che tutto succedesse per davvero. La sola idea di aprire una chiesa per metterci delle salme ha scatenato domande che per tutto l’anno sono rimaste senza risposta“.

Don Mario e il momento in cui la fede vacillò

Il parroco di Seriate addirittura rivela di aver visto la sua fede quasi vacillare di fronte alla tragedia del Coronavirus: “Non puoi scindere il fatto di essere un sacerdote dal fatto di essere una persona. Le due cose vanno a braccetto. Ho avuto parenti di 34 e 36 anni che sono morti. In quel momento provai rabbia verso il Signore. Intorno a me se ne andavano persone care, giovani che non avevano nessuna malattia. Ho tanti ricordi tristi scolpiti nella memoria“.

Don Mario, con la voce rotta dalla commozione, aggiunge però: “Oggi sono contento che ci sia un grande riconoscimento qui a Bergamo. Perché la nostra città ha sofferto per il Covid più di tante altre in Italia. E ho tanti ricordi strazianti, come quelli dei parenti che mi chiedevano di mandare loro fotografie dei loro cari che se ne stavano andando. Come un loro ultimo ricordo“.

Luca Perillo

Classe 1984, Fonico, videomaker e videogiornalista. Formato e cresciuto a Radio Radicale, attualmente coordinatore di una redazione di video giornalisti su Milano e Torino. Si occupa soprattutto di politica e cronaca

Recent Posts

Ultimo, è ufficiale: nel 2026 maxi-evento a Tor Vergata

Nel pieno del 2025, Ultimo continua a conquistare gli stadi italiani con il suo tour…

2 settimane ago

Banche, Colombani confermato alla guida di First Cisl

Roma, 13 giugno 2025 – Il congresso nazionale di First Cisl ha confermato Riccardo Colombani…

1 mese ago

HIV, a Roma torna l’Anlaids Charity Dinner per sostenere la ricerca

Spettacolo (Roma). Torna l'Anlaids Charity Dinner, l'appuntamento promosso da Anlaids Lazio, guidata dal Presidente Gianluca…

1 mese ago

Prevenire lo stress finanziario: come gestire le spese più importanti?

Vi sono diverse situazioni nel corso della vita in cui le spese aumentano in modo…

1 mese ago

“Shanghai in my mind – Milan Station”, a Milano una mostra che racconta Shanghai con opere di artisti cinesi

Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…

2 mesi ago

La lite tra Trump e Musk vista dai social: con chi si è schierato il web?

ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…

2 mesi ago