La denuncia degli studenti è pesante e rischia di mettere in subbuglio la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Bari. Una rappresentanza di studenti ha infatti riportato ai vertici dell’Ateneo pugliese un episodio riguardante una prova orale effettuata a distanza (per il protocollo anti-Covid) in cui un professore si è lasciato andare a insulti ed espressioni sessiste nei confronti dei candidati, inconsapevole della registrazione in diretta di ogni sua parola. A riportare l’episodio e la denuncia degli studenti è la redazione barese de La Repubblica. Il docente in questione rischia una diffida da parte dei vertici di UniBa.
Le parole del docente che pensava di non essere registrato
Secondo quanto riportato, il docente ha iniziato a spazientirsi con una candidata, dicendo ad un suo assistente “quanto mi sta sul c***o questa qua”. Ha poi continuato a rivolgere insulti, più o meno diretti, ad altri studenti, nella convinzione di non essere ascoltato. Uno dei rappresentanti degli studenti, Emanuele Rollo, sostiene di essere stato definito “raccomandante” e “politicizzato” per aver chiesto il rispetto del regolamento. Parlando poi del profilo di una candidata, il docente ha espresso un apprezzamento evidentemente fuori luogo: “C’è una supergnocca qui”.
“Questo atteggiamento – si legge nella lettera firmata dai rappresentanti degli studenti – è oltraggioso, non solo durante una prova di esame, che è il momento di massima verifica degli apprendimenti, ma anche nei confronti dell’istituzione accademica tutta”.
Denunciata anche assenza di sette anni da lezioni e sessioni d’esame
Il docente denunciato ai vertici dell’Università è anche dirigente di reparto in un ospedale di una città limitrofa. L’episodio ha creato notevole imbarazzo all’Ateneo barese. La Facoltà di Medicina ha preso posizione segnalando l’accaduto al rettore Stefano Bronzini. L’Università lo diffiderà dal ripetere episodi di questo tipo, scrive Repubblica.
Gli studenti, inoltre, hanno denunciato che lo stesso docente, per sette anni, non ha presenziato agli esami né tenuto lezioni. “Riteniamo inaccettabile la sua inadempienza ai doveri didattici – denunciano –, rivelando al contempo una condotta irrispettosa rispetto al diritto di apprendimento degli studenti e a quello di non essere offesi in una sede istituzionale“.