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“Quando la suora ha detto mia figlia non poteva fare la comunione con i suoi amici e compagni, solo perché non ha potuto frequentare il catechismo e perché la mia famiglia non va a messa tutta le domeniche, sono rimasta scioccata, non potevo crederci”. Così Cristina Marchese, mamma di Sara, bambina disabile al 100%, racconta la triste storia che coinvolge lei e la parrocchia di Villa Cortese, piccola cittadina di poco più di seimila abitanti in provincia di Milano, sulla mancata comunione. “Al parroco ho detto che è senza anima e senza cuore”, aggiunge Cristina. “Lui mi ha risposto che la farà l’anno prossimo dopo che avrà frequentato il catechismo”.
“Ma per Sara, come ogni bambino, è importante crescere con i propri amici e compagni. Avevo già spiegato anni fa la situazione di mia figlia Sara alla suora. Il Coronavirus poi ha aggravato la situazione, eravamo terrorizzati e avevamo paura che potesse ammalarsi. Per questo non siamo mai andati al catechismo”. Un epilogo non scontato, quello di vedere la bambina disabile in chiesa per la comunione il prossimo maggio: “Sono stati categorici, hanno eretto un muro“, conclude Cristina. “Io però non posso mollare, sarebbe una sconfitta come madre e so che lei desidera moltissimo stare con i suoi compagni, è il suo unico desiderio”. Suor Beatrice e il parroco di Villa Cortese Maurizio Toia non hanno risposto alle diverse chiamate e messaggi per ottenere delle spiegazioni al riguardo.
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