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Auditorium Parco della Musica intitolato a Morricone (con fuoriprogramma)

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A un anno dalla sua scomparsa, l’Auditorium Parco della Musica di Roma è stato intitolato a Ennio Morricone: a scoprire la targa è stata la sindaca di Roma, Virginia Raggi, insieme ai figli del Maestro. Ma non è mancato un piccolo fuori programma.

Auditorium, il contrattempo: il velo giallorosso non viene via

La sindaca di Roma Virginia Raggi, infatti, aveva il compito di mostrare al pubblico la targa con la dedica al Maestro, nel corso dell’intitolazione dell’Auditorium Parco della Musica a Ennio Morricone. Nel momento in cui ha tirato la cordicella per togliere la copertura, tuttavia, il drappo giallorosso è rimasto impigliato.

Per rendere possibile la prosecuzione dell’inaugurazione è stato necessario l’intervento di due addetti muniti di scala. Solo a quel punto la targa con il nome di Ennio Morricone ha visto finalmente la luce. Nel frattempo il velo con i colori del Comune era precipitato al suolo (senza nemmeno troppa grazia, a onor del vero).

L’amore di Ennio Morricone per Roma e Santa Cecilia

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A margine dell’evento, Virginia Raggi ha commentato con i cronisti l’inaugurazione dell’Auditorium con la nuova denominazione. Importante il ricordo di Ennio Morricone da parte della sindaca: “Era un romano eccellente, e da oggi l’Auditorium Parco della Musica sarà dedicato a lui. Era un grandissimo artista che ha dato tanto a Roma, all’Italia e al mondo intero. È un onore per noi celebrare il Maestro con questa intitolazione“.

Uno dei figli di Morricone, Marco, ha aggiunto: “Ha dato la vita per la musica e per Santa Cecilia. Perché veniva qui a fare i concerti negli ultimi anni. Amando profondamente le orchestre, quando poteva veniva qui. Poi il fatto di amare profondamente questo posto gli causava anche una profonda timidezza e rispetto. Se chiudo gli occhi vedo mio padre che entra dall’ingresso artisti, con la sua borsa, e se ne va al suo camerino. Poi iniziavano le danze“.

Andrea Corti

Nato a Roma nel 1978, dopo essersi dedicato al giornalismo scritto e ad aver pubblicato alcune biografie di personaggi dello sport come Zeman e Zanardi, ormai da anni è ‘sul campo’ con la telecamera in una mano e il microfono nell'altra. Dalle partite di calcio alle consultazioni per la formazione del governo, sempre con passione ed entusiasmo.

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