Alluvione in Emilia Romagna, anche gli attivisti per il clima aiutano i territori colpiti

Vari esponenti di Ultima Generazione e Fridays for Future hanno raggiunto la regione per dare il proprio contributo, molto prima che La Russa e Mentana li invitassero a farlo

Attivisti in Emilia Romagna - Foto | Twitter @fffitalia
Newsby Alessandro Bolzani 22 Maggio 2023

Negli ultimi anni gran parte dell’opinione pubblica si è abituata ad associare gli attivisti per il clima al blocco del traffico lungo le autostrade o all’imbrattamento di varie opere d’arte con della vernice idrosolubile. Ma dietro a questi gesti plateali, che fin troppo spesso hanno distolto l’attenzione dalle questioni di cui si sarebbe dovuto parlare, si celano delle persone genuinamente preoccupate per il cambiamento climatico e che sono disposte a rimboccarsi le maniche per scuotere le coscienze e aiutare quando possibile. Se da un lato si possono muovere delle critiche alle modalità scelte per raggiungere il primo obiettivo, dall’altro è giusto elogiare l’impegno dimostrato nelle situazioni di emergenza, come quella che si è verificata negli ultimi giorni in Emilia Romagna.

La situazione in Emilia Romagna
La situazione in Emilia Romagna – Foto | ANSA/ GIANLUIGI BASILIETTI

La scelta degli attivisti

Per aiutare i comuni colpiti dall’alluvione, vari attivisti di Ultima Generazione, Extinction Rebellion, Fridays for Future e altre associazioni ambientaliste hanno raggiunto l’Emilia Romagna con in mano tutto il necessario per dare il loro contributo. “Da ieri l* nostr* attivist* sono sui territori per aiutare le comunità più colpite dalla crisi climatica in Emilia Romagna. Gli scenari in cui operiamo sono terrificanti. Non possiamo permettere diventino la norma”, ha scritto Fridays for Future su Twitter.

Noi di Ultima Generazione siamo già in Emilia-Romagna a spalare il fango. Siamo tra le persone che stanno prestando soccorso. Comuni cittadini senza bandiere, non stiamo cercando visibilità”, ha spiegato Maria Letizia Ruello. Le sue parole rappresentano una risposta agli inviti del giornalista Enrico Mentana e del presidente del Senato Ignazio La Russa, che li avevano entrambi esortati a fare un gesto concreto.

Gli inviti tardivi di La Russa e Mentana

Mi ero detto non contrario a incontrare i ragazzi che sono imputati per aver imbrattato la facciata di Palazzo Madama, ma poi la richiesta non ha avuto seguito. E allora faccio una proposta, vadano almeno una settimana da volontari in Emilia-Romagna e certifichino il loro attivo operare per spalare il fango e aiutare a eliminare i danni dell’alluvione”, aveva dichiarato La Russa, senza sapere che gli attivisti ai quali si stavano rivolgendo erano già all’opera per aiutare le persone colpite dai danni del maltempo.

Ignazio La Russa
Ignazio La Russa – Foto | ANSA/GIUSEPPE LAMI

Ruello ha risposto così alle parole del presidente del Senato: “Si tratta di un ricatto vigliacco. Chiamarci ragazzi, inoltre, è puro paternalismo: io ho 63 anni. La Russa ci dice: fate i bravi e vi toglierò la punizione. Ultima generazione è già in Emilia-Romagna ma non la vedete. Mio figlio si trova lì, a spalare. È uno dei tanti. Noi siamo una piccolissima avanguardia. Se 20 persone si siedono sull’asfalto del Gra per bloccare il traffico, ve ne accorgete. Se 20 persone vanno a spalare non ve ne accorgete”.

Anche Enrico Mentana ha esortato gli attivisti ad andare in Emilia Romagna quando erano già lì. “Che occasione avevano i militanti di Ultima Generazione e di Extinction Rebellion, che lezione avrebbero dato se avessero fatto come gli Angeli del fango che quasi sessant’anni fa, senza social né uffici stampa, si ritrovarono in poche ore a Firenze, venendo da tutta Italia, per dare una mano a spalare fango, a aiutare chi ne aveva bisogno, a salvare mille opere d’arte e oggetti e libri di inestimabile valore subito dopo l’alluvione del 1966. Dai ragazzi che siete ancora in tempo, meno tangenziali occupate, meno monumenti imbrattati, meno comparsate tv e più sana, ma faticosa, militanza”, ha scritto il giornalista su Facebook. I commenti di chi l’ha messo al corrente della situazione non si sono fatti attendere.