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Dopo le conferme dei giorni scorsi, è andata in scena in piazza Montecitorio la protesta dei lavoratori della compagnia aerea Air Italy. La manifestazione era stata indetta da Cgil, Cisl, Uil e Ugl ed ha trovato l’adesione anche dell’USB. Un’occasione per rivendicare i diritti dei lavoratori e per portare avanti una vertenza utile per scongiurare il licenziamento di migliaia di persone. In bilico ci sono in totale 1450 posti di lavoro che, come spiegano i manifestanti e le sigle sindacali, possono essere salvati solo attraverso un tavolo con il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. Un confronto necessario attraverso il quale richiedere ancora una volta il proseguo della cassa integrazione e per scongiurare la scomparsa di una compagnia storica nel panorama del trasporto aereo italiano.
“Siamo qui in solidarietà, perché tutti i lavoratori devono avere dignità lavorativa: è uno dei diritti fondamentali della democrazia. In questo clima di unione chiediamo al governo di lavorare per il popolo, per il bene dei cittadini. L’interesse economico dietro al trasporto aeroportuale è talmente grande che si calpestano i diritti umani“, spiega una delle partecipanti alla protesta. “Siamo qui per i lavoratori di Air Italy, che rischiano di essere licenziati. La cassa integrazione scade il 30 giugno. Chiediamo un intervento del Governo, che ci convochi per scongiurare i licenziamenti“, aggiunge un altro partecipante.
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